Impianti
per il Trattamento e il Riutilizzo delle Acque di
Autolavaggio ed Officine Meccaniche
Acque di lavaggio e Principi
di funzionamento |
L’acqua tipica di un
impianto di lavaggio è caratterizzata
dalla presenza di grassi, olii, idrocarburi,
terra e polveri di frenatura, oltre ai normali
additivi di lavaggio quali: detersivi, cere
e prodotti di decarbonizzazione. Considerando che i consumi oscillano
fra i 150 litri per autovetture fino a 600 litri
per i camion è facile comprendere che
la spesa, certo non indifferente, che il prelievo
da acquedotto comporta, renderà improduttiva
la gestione della stazione stessa. Con questo
tipo di impianto è possibile trattare
le acque provenienti dal lavaggio degli autoveicoli
e di pezzi meccanici per poterle invece riutilizzare.
E progettato e finalizzato ad ottenere il ricircolo
dell’acqua con l’aggiunta di solo
un 10% di acqua di rete. Grazie infatti ad un
processo fisico/chimico applicato saranno eliminati
oli, minerali emulsionati, tensiosaturi e solidi
sospesi così da ottenere un elevato grado
di depurazione. |
Il proporzionamento degli impianti
avviene calcolando il numero medio delle vetture
che si intende trattare e nel rispetto delle leggi
attuali si dovrà:
1) adeguare le acque di scarico
2) riutilizzare le acque di scarico
per successivi lavaggi
La depurazione delle acque avviene con ciclo continuo
ed è basata sui principi della flocculazione
e decantazione. Tali processi iniziano con il
pretrattamento in un monoblocco di cemento armato
vibrato a più scomparti; da una prima vasca
collettore di fanghi (sfangatore), le acque da
trattare passano in una seconda vasca munita di
filtro a codlescenza con pressione di separatore
di olii per raggiungere infine, la vasca di accumulo
e sollevamento. |
Dal sollevamento, le acque, comandate
da un apposito sistema di sonde di livello, vengono
inviate al trattamento dove, con l’aggiunta
di sostanze coagulanti ed addensanti che favoriscono
la formazione dei flocculi, subiscono la sedimentazione
in due distinti serbatoi. Le acque così
trattate vengono inviate al bilanciamento del
PH in automatico e all’aggiunta di un 10%
di nuova acqua di rete. La successiva filtrazione
su filtro a sabbia (quarzite) e su filtro a carboni
attivi, la rende perfettamente utilizzabile per
i successivi lavaggi. Le sostanze flocculate nel
decantatore vengono separate, mediante invio su
filtri tessili mentre le acque presenti sono rinviate
all’inizio del ciclo per ricominciare, insieme
alle nuove
acque di lavaggio il ciclo di trattamento. |
L’acqua trattata è
convogliata in un serbatoio di accumulo da cui
viene direttamente prelevata dal lavaggio degli
autoveicoli.
Il reintegro di un 10% dell’acqua diretta
è richiesto soltanto per compensare e perdite
dovute all’evaporazione ed ai trascinamenti
dei’ veicoli in uscita dal lavaggio.
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Caratteristiche
degli Impianti |
- Potenzialità:
circa 1000 litri/ora
per il modello più piccolo
e di 2000 litri/ora sia per il modello
Tevere che per il modello Aniene (la
potenzialità resta comunque
funzione delle caratteristiche dell’acqua
da trattare). E possibile la realizzazione
di impianti di potenzialità
maggiore.
- Ricircolo
Acque Trattate: Il
ricircolo avviene tramite una elettropompa
dalle seguenti caratteristiche:
- potenza : 1,5 CV
- portata : 80- 150 l/min.
- prevalenza : 30 - 50 m. di colonna
d’acqua
- collegamento all’impianto
di lavaggio tramite tubo con diametro
interno di 25 mm.
- Reagenti
Acidi:
Addensante
Flocculante
- Reagente
Alcalino:
Base
- Quantità
Fanghi :
FANGHI ADDENSATI: 2 - 5 Kg./mc di
acqua trattata secondo le caratteristiche
dell’effluente.
- Tipi
di lavaggio previsti :
LAVAGGI AUTOMATICI, MANUALI O
A PRESSIONE per i tutti i tipi
di lavaggio. Esistono limitazioni
soltanto per soli prodotti impiegati
sia come qualità che quantità,
più precisamente sono esclusi
i detersivi contenenti i fosfati e
comunque detersivi in dosatura tale
da portare il prodotto sopra il limite
di schiuma.
DECERATURA VETTURE, LAVAGGIO MOTORI
O PARTI MECCANICHE:
Per tali operazioni sono indicate
le lavatrici a pressione, meglio se
con vapore. Possono essere utilizzati
tutti i prodotti consigliati dalle
Case Automobilistiche ad eccezione
dei decarbonizzanti; è anche
utilizzabile il carosene nebulizzato.
Gli eventuali idrocarburi liberi devono
essere separati in precedenza nello
sfioratore-chiarificatore prima dell'immissione
nell'impianto. Possono essere eseguite,
in quanto compatibili con l'impianto,
le operazioni di lubrificazione, grassaggio
e grafitaggio. Il rispetto delle precedenti
norme dà come risultato, acque
avviabili all'impianto e da esso restituite
come acque riutilizzabili a scopo
di lavaggio o scaricabili in acque
superficiali con i limiti indicati
dalla legge 152/99. |
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MODELLO TEVERE >>
MODELLO ANIENE >>
Tutti gli impianti realizzati
dalla Fratticci Anna Riequilibrio Ambientale
sono progettati e costruiti secondo le esigenze del
cliente.
Per preventivi dettagliati scrivere
a: riequilibrio@fratticci.com
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